La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo, costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da un istmo. Spesso è presente un lobo accessorio piramidale. Misura circa 6- 7 cm di larghezza, 3 di altezza e 2 cm di spessore; il suo peso medio è 20 g. Il volume tiroideo dell'adulto oscilla tra 6- 12 ml nelle donne e 8- 16 ml negli uomini. La tiroide è in contatto con la laringe, la trachea, l'esofago ed i fasci vascolonervosi del collo (carotide comune, vena giugulare interna e nervo vago). È vascolarizzata dalle arterie tiroidee superiori (rami delle carotidi esterne) e tiroidee inferiori (rami del tronco tireocervicale delle succlavie); le vene formano un ricco plesso che drena per mezzo delle vene tiroidee superiori e medie alle giugulari interne e per mezzo delle inferiori ai tronchi brachiocefalici.
Gli ormoni prodotti dalle cellule follicolari o tireociti la tiroxina (T4), prodotta in maggior quantità, e la triiodotironina (T3).
Entrambe sono secrete sotto il controllo dell’ormone ipofisario (tireotropo) TSH.
Gli ormoni tiroidei sono composti iodati che agiscono sul metabolismo cellulare e sui processi di accrescimento. Hanno un effetto stimolante il metabolismo basale: aumentano il consumo di ossigeno da parte dei tessuti, stimolando la produzione di calore; stimolano la sintesi proteica, la gluconeogenesi, la glicogenolisi e il catabolismo dei lipidi; hanno un effetto inotropo e cronotropo positivo sul cuore. Nell'età fetale e nella prima infanzia, hanno un importantissimo ruolo nel differenziamento e nella crescita del sistema nervoso e un loro deficit induce una condizione caratterizzata da incompleto sviluppo del SNC e da ritardo mentale (cretinismo).
La tiroide funziona correttamente se dispone di adeguate quantità di iodio, un oligoelemento essenziale. Per questa ragione è molto importante assumerne attraverso l’alimentazione la giusta quantità: una eventuale carenza di iodio può portare a diverse patologie (es. gozzo) ed è particolarmente rischiosa in gravidanza, determinando anche gravi conseguenze per il feto.
Entrambe sono secrete sotto il controllo dell’ormone ipofisario (tireotropo) TSH.
Gli ormoni tiroidei sono composti iodati che agiscono sul metabolismo cellulare e sui processi di accrescimento. Hanno un effetto stimolante il metabolismo basale: aumentano il consumo di ossigeno da parte dei tessuti, stimolando la produzione di calore; stimolano la sintesi proteica, la gluconeogenesi, la glicogenolisi e il catabolismo dei lipidi; hanno un effetto inotropo e cronotropo positivo sul cuore. Nell'età fetale e nella prima infanzia, hanno un importantissimo ruolo nel differenziamento e nella crescita del sistema nervoso e un loro deficit induce una condizione caratterizzata da incompleto sviluppo del SNC e da ritardo mentale (cretinismo).
La tiroide funziona correttamente se dispone di adeguate quantità di iodio, un oligoelemento essenziale. Per questa ragione è molto importante assumerne attraverso l’alimentazione la giusta quantità: una eventuale carenza di iodio può portare a diverse patologie (es. gozzo) ed è particolarmente rischiosa in gravidanza, determinando anche gravi conseguenze per il feto.
Il fabbisogno giornaliero di iodio per la sintesi degli ormoni tiroidei è di circa 150 microgrammi.
Nella tiroide sono poi presenti le cellule C deputate alla produzione di calcitonina.
La calcitonina regola il metabolismo del calcio agendo in modo antagonista al paratormone secreto dalle ghiandole paratiroidi: la calcitonina stimola la riduzione dei livelli di calcio quando questo è troppo alto; il paratormone agisce invece ripristinando normali livelli dello ione quando questi si abbassano.